Errori e INSIDIE nella condizione di Non Esistenza
Pagina creata il 21 agosto 2010. Modificata il 2 settembre 2021. Derivata da un mio post[3].
INTRODUZIONE
Secondo L. Ron Hubbard, quando una persona inizia un nuovo lavoro o assume un nuovo incarico, si viene a trovare in una condizione che Hubbard chiama di "Non Esistenza", perché nessuno o quasi nessuno sa che tale persona è stata assunta o che ha adesso questo nuovo incarico. Cioè per tutti o quasi tutti i suoi colleghi "non esiste" come persona che ha quel posto o incarico.
Dal libro "INTRODUZIONE ALL'ETICA DI SCIENTOLOGY"[1], sotto-capitolo "Condizione di Non Esistenza - (Formula per un Posto Nuovo)", pag.104:
"In genere si illude di essere ora "IL _________" (nuovo titolo). Cerca di partire in una Condizione di Potere, dato che abitualmente è ben consapevole del suo nuovo status o anche di quello che aveva prima. Ma in realtà egli è l'unico ad esserne consapevole. Tutti gli altri, eccetto forse il Funzionario del Personale, sono del tutto ignari del fatto che abbia assunto questo suo nuovo status.
Perciò inizia in uno stato di Non Esistenza."
Poi riporta nel suddetto libro due procedure (chiamate "formule"[*]) per uscire da questa condizione e passarne ad una migliore. Qui ne viene trattata la seconda, la "Formula di Non Esistenza Espansa" e cosa può comportare la sua applicazione in una organizzazione generica.
[*] Formula di una condizione[*]: una sequenza di azioni da eseguire per trattare correttamente la condizione in cui ci si trova ed eventualmente passare ad una condizione migliore.
[*] Condizione: a grandi linee vuole dire: 1) condizione sociale rispetto al gruppo dovuta alle proprie azioni od opinioni; oppure 2) condizione personale dovuta alla quantità dei propri risultati (per esempio, una persona che ogni settimana produce sempre di più è in una condizione buona) e quindi al proprio stato operativo.
LA FORMULA DELLA CONDIZIONE
Viene qui presentata parte della "FORMULA DI NON ESISTENZA ESPANSA", presente a pag.108 del suddetto libro. La formula completa contiene otto passi, ma qui per questa analisi ne sono riportati solo due.
Essi sono:
"3. Scopri dai tuoi superiori, dagli altri membri dello staff e da qualunque persona del pubblico che i tuoi compiti potrebbero richiedere di contattare, cosa è necessario e voluto da ognuno di loro.
4. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, in conformità alla policy[*]."
[*] Policy: in generale, ciò che è contenuto in una o più HCO Policy letter[*].
[*] HCO PL, HCO Policy Letter: documento di Scientology che in genere tratta delle regole amministrative delle organizzazioni di Scientology, delle regole di condotta di staff o scientologist, e di concetti vari.
LE POLICY DA RISPETTARE
Esaminiamo i punti 3 e 4 della "formula".
In pratica, bisogna eseguire la volontà e soddisfare le necessità di persone interne o esterne al gruppo, che hanno a che fare con la persona che occupa il posto di lavoro in oggetto, secondo le "policy".
Ma le "policy" di quale gruppo? Di Scientology e del gruppo in oggetto, o solo del gruppo in oggetto? La questione non è molto chiara. Per questo motivo una persona può intendere che le "policy" si riferiscano solo al gruppo in oggetto, ed è quello che si intende qui.
Il Manuale di Scientology[2] a pag.373, i punti 3 e 4 li riporta in modo leggermente differente:
"3. Scopri dai tuoi superiori e dagli altri membri dello staff, e da qualunque persona del pubblico - che i tuoi compiti potrebbero richiedere di contattare - cosa è necessario e voluto da ognuno di loro.
4. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, conformemente alle direttive di condotta dell'organizzazione."
Qui nel punto 4 si indica chiaramente che le "policy" sono solo le direttive di condotta dell'organizzazione in oggetto.
ERRORE 1: UN NOME INAPPROPRIATO
Il nome "Condizione di Non Esistenza" è inappropriato anche per questi motivi:
1) La persona è stata assunta, o fa comunque formalmente parte del gruppo: quindi esiste almeno formalmente.
2) Fin dal primo giorno di lavoro, in genere alla persona viene detto cosa fare e glielo si fa fare. Questo può essere sia lavoro effettivo che l'istruirsi sul cosa fare.
In ogni caso sta agendo per il gruppo in cui è entrata, quindi esiste anche dal punto di vista dell'attività.
3) In certi gruppi, il nuovo arrivato viene presentato subito a colleghi di lavoro, quindi la frase già citata
"Tutti gli altri, eccetto forse il Funzionario del Personale, sono del tutto ignari del fatto che abbia assunto questo suo nuovo status.",
in questi casi diventa non valida fin dall'inizio del primo giorno di lavoro.
Inoltre è possibile che il nuovo arrivato venga presentato ad alcuni colleghi addirittura prima di iniziare il suo primo giorno di lavoro.
4) Il nome "Condizione di Non Esistenza" cerca di fare riferimento a solo una delle situazioni in cui potrebbe trovarsi il nuovo arrivato (cioè che nessuno o quasi sa che è stato assunto), e non a tutte complessivamente.
Quindi un nome più appropriato per questa condizione è:
Condizione di "Assunzione di un nuovo posto".
Fra l'altro, un nome simile è già presente nel sotto-capitolo suddetto "Condizione di Non Esistenza", ma viene nominato una volta sola. L'espressione "Non Esistenza" è invece nominata parecchie volte.
Ritengo che il motivo sia di mettere in risalto quest'ultima espressione infelice (in riferimento alla condizione).
INSIDIA 1 (GRAVE)
Il nome della condizione è particolare: "Condizione di Non Esistenza". Esso ufficialmente deriva dal fatto che una persona appena assunta non sarebbe conosciuta da nessuno o quasi tutti gli altri membri del gruppo ed altre persone con cui avrà a che fare relativamente al suo nuovo posto.
La frase del libro già citata all'inizio di questo testo
"Perciò inizia in uno stato di Non Esistenza."
se considerata da sola è pericolosamente ambigua, in quanto una persona potrebbe dedurre in una certa misura e in modo più o meno inconsapevole che:
1) "Un certo numero di persone non sanno che io sono in quel posto, QUINDI IO NON ESISTO."
Quindi la persona potrebbe sentirsi molto sminuita.
2) "quindi se voglio ritornare ad "esistere" devo eseguire la formula."
3) "quindi devo eseguire anche il punto 4 che dice:"
"4. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, in conformità alla policy."
4)"...e in questo modo potrò uscire dalla Condizione di Non Esistenza".
Visto che L. Ron Hubbard fa capire che questa "formula" è importante, essa non deve avere insidie.
Tu diresti mai a qualcuno questa frase:
"Bene, hai assunto questo nuovo posto e quindi adesso, dal punto di vista lavorativo, sei in uno condizione di Non Esistenza",
appena dopo che sia stato assunto?
ERRORE 2: IL PUNTO INCRIMINATO DELLA "FORMULA": IL PUNTO 4
Gli otto punti o passi della "formula" possono sembrare tutti buoni ad una prima occhiata. Ma ce n'è uno sbagliato, ed è il punto 4: esso in alcuni casi può portare a buoni risultati e in altri no.
Quando la formula non funziona
Un problema nasce quando:
il nuovo arrivato riceve una richiesta, da parte di persone che hanno a che fare con il suo posto di lavoro, che ritiene sia o possa essere almeno una delle seguenti cose:
A) Una richiesta ingiusta.
B) Una richiesta illegale.
C) Una richiesta pericolosa.
D) Una richiesta dannosa.
E) Una richiesta comunque sbagliata.
E nello stesso tempo questa richiesta, secondo il nuovo arrivato, segue le policy.
Nella dottrina di Scientology vi sono alcuni principi e regole sbagliate (nei capitoli il cui titolo contiene "Errore/i" e nella sezione "Ma cosa è Scientology" nella pagina principale, puoi trovarne alcuni), la cui applicazione può creare richieste sbagliate, pericolose o dannose.
Per quanto riguarda l'illegalità, gli scientologi da diversi scritti di Ron Hubbard deducono che bisogna rispettare le leggi a cui si è soggetti, ma dovrebbero seguire anche il principio del "perseguire il maggior bene per il maggior numero di dinamiche"[*]. Perciò a seconda della situazione, le policy possono indurre qualche scientologo a pensare che in alcuni casi eseguire un atto illegale sia necessario e complessivamente in accordo con le policy stesse.
In un gruppo "non di Scientology" può esserci invece fra le sue policy in modo chiaro anche il commettere certi atti illegali.
La "formula" non considera esplicitamente che alcune regole o principi delle policy del gruppo in oggetto possano essere sbagliati. La "formula", tramite il passo 4 precedentemente citato, semplicemente dice:
"4. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, in conformità alla policy."
Così il nuovo arrivato che viene a trovarsi nella situazione su descritta in cui la formula non funziona, può rispettare il suddetto punto 4 in pieno ed attuare azioni che potrebbero essere potenzialmente o realmente dannose. Questo può avvenire anche perché:
1) Per via della pressione che il nuovo arrivato può subire.
2) Per paura di contraddire la "formula" stessa (paura di fare "squirrel"[*]).
3) Perché si sente in colpa e per questo incapace di imporre le proprie idee.
4) Perché a causa di fallimenti o altro (per esempio, per la "Condizione di Non Esistenza") si auto-sminuisce e quindi considera le sue idee di poco valore.
5) Perché non sa cos'altro fare.
ALCUNI ESEMPI IN CUI APPLICARE LA FORMULA PUO' DARE PROBLEMI.
1) Richiesta implicita contrastante con altra regola. Il massimo dirigente della ditta: "Tutti devono rispettare le regole della ditta". Ma ogni volta che il nuovo arrivato riceve dal suo diretto superiore ordini contrari alle regole della ditta e protesta per questo, viene trattato male dal massimo dirigente.
Cosa deve fare il nuovo arrivato?
2) Richiesta ingiusta. Il titolare chiede al nuovo arrivato, che è un venditore, di vendere un prodotto che sa che il cliente non ne ha bisogno, e che per comprarlo il cliente deve spendere una grossa cifra ed indebitarsi. Cioè viene chiesto di far compiere al cliente, tramite continue pressioni ed altre tecniche psicologiche del venditore, un'azione dannosa verso il cliente stesso.
Il nuovo arrivato riceve quindi una richiesta che lui ritiene ingiusta.
Cosa deve fare?
3) Richiesta implicita di atto illegale. Un titolare "lascia intuire" che bisogna consegnare ai clienti meno merce di quella dovuta. Se il nuovo arrivato si rifiuta, viene misteriosamente punito anche per un nonnulla, mentre se accetta la richiesta, il titolare lo lascia in pace. In questo modo, in caso di guai, il titolare può sempre dire "Io non ti ho mai detto di consegnare meno merce ai clienti".
Cosa deve fare il nuovo arrivato?
4) Richiesta sbagliata, ingiusta, e/o potenzialmente illegale. Un ordine emesso dal titolare: "Devi consegnare la merce con il furgone ai tre clienti e devi fare questo tragitto per risparmiare carburante. Ce la devi fare a tutti i costi.".
Il dipendente riflettendo ritiene che in base alla distanza ed alla disponibilità di orario dei clienti, non ha il tempo per fare tutto, ma purtroppo non può più comunicare con il suo titolare. Le possibilità che vede sono tre:
A) Fare un tragitto diverso, effettuare le tre consegne ma consumare più carburante.
B) Fare il tragitto ordinato, ma rischiare consistemente di saltare una consegna camminando a velocità regolare.
C) Fare il tragitto ordinato, ma con la necessità di dover correre come un pazzo con il furgone per completare il lavoro.
Cosa deve fare il nuovo arrivato?
5) Richiesta sbagliata. Il nuovo arrivato è un membro dello staff di Scientology, ed ha il compito di far eseguire la "formula della condizione di dubbio" ad uno scientologo, nonostante sappia che la formula contenga degli errori (vedi altrove in questo sito).
Cosa deve fare il nuovo arrivato?
Conclusione
In questi casi, attuare il principio di "Eseguire le richieste secondo le regole del gruppo", può far soffrire il nuovo arrivato, può farlo mettere nei guai o può fargli causare danni.
UN'ALTERNATIVA ALLA FORMULA DI SCIENTOLOGY
La "formula" migliora sostituendo il punto 4
"4. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, in conformità alla policy."
con questi punti:
4.1. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, in conformità alle regole e principi del gruppo, e purchè la richiesta ai tuoi occhi non sia né possa essere una o più delle seguenti cose:
A) Una richiesta insufficientemente chiara.
B) Una richiesta con informazioni mancanti.
C) Una richiesta ingiusta.
D) Una richiesta illegale.
E) Una richiesta pericolosa.
F) Una richiesta dannosa.
G) Una richiesta comunque sbagliata.
4.2. Se la richiesta non è chiara, chiariscila.
4.3 Se mancano delle informazioni, procuratele.
4.4. Se ti sembra ancora che la richiesta sia o possa essere una o più delle cose descritte nei punti da A a G del precedente punto 4.1:
a) Informati bene sulla natura della richiesta e su chi l'ha emessa, indaga sui punti che potenzialmente o realmente non vanno, e possibilmente discuti della questione specie se è importante.
b) Eventualmente informati bene su cosa è giusto fare in alternativa, oppure se necessario cerca tu stesso una valida alternativa.
c) Eventualmente cerca di far modificare od annullare la richiesta.
d) Se c'è ancora questa richiesta e ti sembra che abbia ancora uno o più punti che potenzialmente o realmente non vanno, in base alle informazioni disponibili ed alla situazione, dopo UN'ATTENTA VALUTAZIONE AGISCI SECONDO COSCIENZA E NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE, SAPENDO CHE SEI RESPONSABILE DELLE TUE AZIONI.
INSIDIE 2, 3, 4, 5: POSSIBILI CONSEGUENZE DELLA FORMULA DI SCIENTOLOGY
Visto che non siamo in Paradiso, ordini, regole e richieste ingiuste, illegali, pericolose, dannose o comunque sbagliate possono presentarsi ad un impiegato. Per certe persone può essere facile comportarsi in modo appropriato, ma per alcuni scientologi la "Formula di Non Esistenza Espansa" così come è può in alcuni casi costituire un problema.
Il nome della condizione ("Condizione di Non Esistenza") e l'applicazione del punto 4 della "Formula di Non Esistenza Espansa", relativamente ad un dipendente, potrebbe:
1) Renderlo più docile ed ubbidiente.
2) Farlo accontentare della propria paga e delle proprie condizioni di lavoro anche se fossero ingiuste.
3) Fargli accettare regole ed ordini di dubbia correttezza o moralità (perché bisogna produrre quanto richiesto), o peggio chiaramente ingiusti.
4) Farlo continuare in una strada sbagliata anche per giustificare gli errori commessi nel periodo iniziale del suo lavoro.
Se per esempio, nei primi quindici giorni di lavoro gli viene chiesto di "usare ingredienti rovinati nella fabbricazione di prodotti alimentari", lui potrebbe continuare a farlo successivamente proprio per non ammettere l'errore fatto inizialmente, errore che avrebbe potuto evitare rifiutando di eseguire la richiesta scorretta.
Un errore che potrebbe creargli un senso di auto-degradazione per lungo tempo.
Il NUOVO NOME ED IL NUOVO PUNTO 4 PER AVERE IMPIEGATI PIU' RESPONSABILI
Il nuovo nome della "Condizione di Non Esistenza", cioè "Condizione di Assunzione di un nuovo posto", rivaluta la parte finale già presente nel titolo originale del sotto-capitolo, ed elimina l'espressione "Non Esistenza".
Questa modifica, e i passi contenuti nella procedura alternativa al punto 4 di Scientology, tendono a rendere il nuovo assunto o arrivato più consapevole di ciò che sta facendo e più responsabile delle sue azioni, rispetto a chi segue la "formula" di Scientology.
L'impiegato non deve essere considerato un robot pagato per ubbidire alle policy del gruppo, ma una persona che offre un servizio al suo gruppo e che ha dei doveri anche verso la società ed il mondo in cui vive.
Quando un gruppo od organizzazione pensa che i suoi impiegati debbano necessariamente ubbidire ai propri ordini ed alle proprie regole senza discutere "altrimenti se ne vanno a casa", in caso di richieste sbagliate per l'impiegato coscienzioso può essere necessario coraggio, perspicacia e prudenza per agire in modo morale.
Sempre che non decida di lasciare il posto di lavoro per uno più decente.
IPOTESI
Il contenuto della formula
Perché Ron Hubbard ha creato i passi della "Formula di Non Esistenza Espansa" in questo modo?
Notare che tale "formula" contiene ben otto punti, che è molto di più di un semplice "Fai ciò che ti viene detto di fare".
Per questa cosa, uno scientologo può pensare che essa includa TUTTE le azioni da fare quando si inizia a lavorare in un nuovo posto.
E perché nella formula si dice solo di eseguire le volontà di superiori, di colleghi, delle policy, ecc. senza mettere l'accento sulla propria capacità di giudicare ciò che viene richiesto ed eventualmente di discuterlo o rifiutarlo, sia che segua le policy oppure no?
Forse per avere membri del personale più ubbidienti? Questo è quello che ritengo.
Il nome della condizione
È stato un caso che L. Ron Hubbard abbia scelto il nome "Condizione di Non Esistenza" ?
Oppure lo ha scelto per:
1) Sminuire la capacità di protesta del nuovo assunto (che potrebbe: sia pensare "sono in una condizione di Non Esistenza", e sia sentirsi di conseguenza psichicamente più debole).
2) Dare un aspetto poco desiderabile alla condizione e spingere maggiormente la persona ad eseguire la formula, in modo da uscire da questa "Condizione di Non Esistenza".
Riesecuzione periodica della formula per produttività relativamente bassa o molto bassa
Inoltre, la formula di questa condizione può essere riassegnata più volte alla stessa persona anche se non cambia di posto.
Oppure la persona stessa può assegnarsela da sé ogni qual volta che ne vede i presupposti. In particolare quando produce di meno del periodo precedente (che in genere è una settimana) di una certa quantità. L'ammontare di questa quantità viene spiegata in altre policy di Scientology.
Quindi una persona può più volte trovarsi ad eseguire la formula della "condizione di Non Esistenza" perché produce di meno di una certa quantità rispetto al periodo precedente.
E questa "formula" contiene l'ormai famoso punto 4 che dice:
"4. Fai, produci e presenta ciò che ognuno di essi vuole e di cui ha bisogno, in conformità alla policy."
E quindi non escludo che alcune persone, per via della pressione a cui sono sottoposte e/o per via della bassa condizione in cui si vengono a trovare le loro statistiche di produzione (cioè Non Esistenza), ed a furia di fare "il punto 4", si abituino semplicemente ad eseguire le richieste ricevute, in conformità alla policy, senza riflettere più di tanto se dal loro punto di vista siano giuste o sbagliate.
Conclusione
Ritengo possibile che questi errori ed insidie siano state volutamente inserite da L. Ron Hubbard, e non siano state messe per sbaglio.
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[*] Formula di una condizione[*]: una sequenza di azioni da eseguire per trattare correttamente la condizione in cui ci si trova ed eventualmente passare ad una condizione migliore.
[*] Condizione: a grandi linee vuole dire: 1) condizione sociale rispetto al gruppo dovuta alle proprie azioni od opinioni; oppure 2) condizione personale dovuta alla quantità dei propri risultati (per esempio, una persona che ogni settimana produce sempre di più è in una condizione buona) e quindi al proprio stato operativo.
[*] Terminale: a grandi linee, persona che fa parte di una struttura od organizzazione e che ha certe funzioni.
[*] Maggior bene per il maggior numero di dinamiche[*]: Ciò che è il maggior bene per il maggior numero di dinamiche. Per uno scientologo è o dovrebbe essere il principio base con cui agire.
[*] Dinamica: Approssimativamente, ciascuno degli impulsi mentali che riguardano gli otto settori della vita. Ci sono otto settori e quindi otto dinamiche.
A grandi linee viene di seguito indicato a cosa si riferiscono queste otto dinamiche.
La prima dinamica riguarda sé stessi.
La seconda dinamica riguarda l'attività sessuale, la famiglia e l'allevare i figli.
La terza dinamica riguarda qualsiasi gruppo: gli amici, le persone che fanno parte di una ditta, la città, la nazione, ecc.
La quarta dinamica riguarda l'umanità.
La quinta dinamica riguarda gli esseri animali, vegetali o di altro tipo motivati dalla vita.
La sesta dinamica riguarda l'universo fisico, composto da materia, energia, spazio e tempo.
La settima dinamica riguarda gli spiriti ed altre cose o identità spirituali.
L'ottava dinamica riguarda l'infinito o l'essere supremo.
[*] Fare squirrel: creare o seguire procedure diverse da quelle di Scientology ma da essa derivate.
Riferimenti:
[1] INTRODUZIONE ALL'ETICA DI SCIENTOLOGY, di L. Ron Hubbard, edito da New Era Publications International ApS, copyright 1998, 2007; oltre 513 pagine.
[2] Il Manuale di Scientology, tratto dalle opere di L. Ron Hubbard, compilato dallo staff di LRH Book Compilations della Chiesa di Scientology Internazionale, edito da NEW ERA Publications International ApS, copyright 1994, 2001; oltre 857 pagine.
scientologo che leggi --- (51) - La Condizione di Non Esistenza
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