Tre errori su "La Legge della Terza Parte" 
 
 
Pagina creata il 10 maggio 2020.  Ricavata da un mio post del 20/02/2016 [2]. Testo principale della pagina modificato il 7 gennaio 2021. 
 
 
Nel Libro "INTRODUZIONE ALL'ETICA DI SCIENTOLOGY"[1] capitolo 11 "La Terza Parte", sotto-capitolo "La Legge della Terza Parte" (pag.285), ci sono almeno tre errori ed almeno due ragionamenti superficiali (questi ultimi due verranno trattati in futuro). 
 
Ora cito alcuni brani dal suddetto libro, in cui le prime tre frasi in maiuscolo sono errate. 
 
Dal sotto-capitolo "La Legge della Terza Parte", pag.285: 
 
<<PERCHÉ ESISTA UN CONFLITTO, IN OGNI LITE DEVE ESSERE 
PRESENTE UNA TERZA PARTE SCONOSCIUTA. 
 
Oppure 
 
PERCHE' AVVENGA UNA LITE TRA DUE POTENZIALI ANTAGONISTI, 
E' NECESSARIO CHE UNA TERZA PARTE SCONOSCIUTA LA PRODUCA 
ATTIVAMENTE. 
 
Oppure 
 
BENCHÉ COMUNEMENTE SI CREDA CHE BASTINO DUE PARTI 
PER GENERARE UNA LITE, IN REALTÀ DEVE ESISTERE UNA TERZA 
PARTE CHE LA FOMENTI AFFINCHÉ IL CONFLITTO SI VERIFICHI 
REALMENTE.>> 
 
A pag.286 dice: 
 
<<La Terza Parte, solitamente insospettata e "ragionevole", lo spettatore 
che nega qualsiasi coinvolgimento, è quella che ha provocato lo 
scontro in primo luogo. 
 
La Terza Parte nascosta, che a volte sembra un sostenitore solo di una 
delle parti in causa, si rivelerà l'istigatore.>> 
 
A pag.287 dice: 
 
<<Nelle liti tra coniugi, l'approccio corretto da parte di chiunque li stia 
consigliando, è fare in modo che entrambi cerchino con attenzione la 
Terza Parte. All'inizio possono saltar fuori diversi motivi. Tali motivi 
non sono persone. Bisogna cercare una Terza Parte, un individuo 
reale.>> 
 
L'ERRORE è nel considerare che la terza parte sia presente <<IN OGNI LITE>>
 
Questo perché esistono liti che possono avvenire senza che ci siano persone 
o gruppi esterni alle due parti che alimentino le liti stesse. 
 
 
Ci sono almeno tre possibili casi: 
 
PRIMO CASO 
 
Ci sono due parti che hanno due obiettivi in contrapposizione fra di loro, 
e le due parti RITENGONO GIUSTO raggiungere i loro obiettivi. 
 
Credono ciascuna che sia giusto raggiungere quell'obiettivo, anche a costo di 
entrare in conflitto con la parte avversa, e che se non lo facessero 
farebbero un torto a loro stessi. 
 
In questo caso non sono necessarie "terze parti" che alimentino una 
eventuale lite. 
 
ESEMPIO: 
Due automobilisti vedono l'unico parcheggio disponibile in una 
piazza, ed ognuno di loro è convinto di averlo visto per primo, o di 
aver iniziato per primo la manovra di parcheggio, ecc. e di aver 
quindi diritto a quel posto. 
Così iniziano a discutere su chi debba prendersi quel posto, 
ognuno in contrapposizione all'altro. 
La discussione inizia a diventare dura, ognuno non vuole cedere, ognuno 
ritiene di essere nel giusto. 
Così puo' accadere che si inizi ad urlare per fare valere le proprie 
ragioni, senza che ci sia stata una terza persona ad istigare uno o 
entrambi gli automobilisti. 
Diventa una lite verbale, anche senza insulti. 
 
 
SECONDO CASO 
 
Ci sono due parti che hanno due obiettivi in contrapposizione tra di 
loro, e le due parti VOGLIONO raggiungere quegli obiettivi SENZA 
INTERESSARSI se sia giusto o no farlo. 
 
ESEMPIO: 
Ancora due automobilisti che individuano l'unico parcheggio presente 
in una piazza, ed ognuno di loro vuole quel posto a prescindere da 
chi lo ha visto per primo, ha iniziato la manovra di parcheggio, ecc. 
Possono litigare facilmente fra di loro, anche con le mani, senza terze 
persone che li istighino. 
 
 
TERZO CASO 
 
Ci sono due parti che hanno obiettivi in contrapposizione tra di loro. 
Una ritiene giusto raggiungere il suo obiettivo, l'altra vuole raggiungere 
il suo obiettivo non curandosi se sia giusto o meno farlo. 
 
ESEMPIO: 
Lo stesso di quelli visti prima, la lite può avvenire anche senza 
persone terze che istighino una o entrambe le persone in contrasto, 
per i motivi già spiegati. 
 
 
 
CONCLUSIONE 1 
 
Alcune liti possono avvenire anche senza persone terze che istighino 
una o entrambe le parti avverse. 
 
 
 
DOMANDE 
 
Perché Ron Hubbard ha scritto queste frasi errate? 
 
E' stato un suo sbaglio o lo ha fatto volutamente? 
 
 
 
CONCLUSIONE 2 
 
Ritengo che Hubbard lo abbia fatto come tentativo di far pensare 
una idea errata al lettore. 
 
Infatti a Scientology questa idea errata dà almeno un vantaggio: 
 
- Può far credere che OGNI LITE fra Scientology e: 
scientologi, ex-scientologi, persone esterne, organizzazioni 
esterne, ecc. venga istigata da "terze persone o gruppi",
prescindere che ciò sia vero oppure no. 
 
Questo può DISTOGLIERE L'ATTENZIONE dai veri motivi di alcune liti o 
dispute con Scientology: 
per esempio, uno scientologo ritiene di avere subito un torto da 
parte di una persona dello staff oppure dall'organizzazione, 
ed inizia una disputa per avere giustizia. 
 
 
 
DA NOTARE 
 
Le tre frasi errate sono le PRIME FRASI INTERAMENTE IN MAIUSCOLO che si 
trovano nel sotto-capitolo in questione. 
 
Se si va successivamente a rileggere il sotto-capitolo, potrebbero 
essere le uniche frasi che si prendono in considerazione. 
 
 
 
 
 
Riferimenti: 
 
[1] INTRODUZIONE ALL'ETICA DI SCIENTOLOGY, di L. Ron Hubbard, 
edito da New Era Publications International ApS, copyright 1998, 2007; 
oltre 513 pagine. 
 
[2] Titolo del post del 20/02/2016 pubblicato nel newsgroup free.it.religioni.scientology
Errore della dottrina di Scientology su "La Legge della Terza Parte" 
Indirizzo Internet (da copiare nella barra degli indirizzi): 
https://groups.google.com/forum/#!searchin/free.it.religioni.scientology/la$20legge$20della$20terza$20parte|sort:date/free.it.religioni.scientology/Xfc-zF6N9HI/vgjsB3SeBQAJ 
 
 
 
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